Ecco le musiche della sesta Canzonetta dei rioni: insieme al riproduttore musicale potete anche trovare i testi. Buon ascolto!
Una pioggia di stelle
ho trovato stasera
oh mia piccola grande città.
Lancio lacrima al vento
su un coriandolo in volo
che disperdo tra mille color.
Oh Viareggio sei grande,
sei la perla del mare;
oh Viareggio tu inventi l’amor.
Sei un sorriso, un incanto,
un fantastico incontro
fra il rimpianto ed un sogno
che avverarsi potrà.
Su, coraggio, proviamo
a cominciare di nuovo,
festeggiamo il Carneval.
Allora vieni con noi ci divertirem,
con sabbia e col sole i cristalli farem,
con gocce di mare noi poi brinderem
per tutto quello che vuoi tu.
C’è nell’aria una festa
che scordare ci fa
tutta quanta la malinconia.
E la gente ha per noi
un sorriso più vero
che scoprire mi fa
e che ha bisogno di me.
Oh Viareggio sei grande,
sei la perla del mare;
oh Viareggio tu inventi l’amor.
Sei un sorriso, un incanto,
un fantastico incontro
fra il rimpianto ed un sogno
che avverarsi potrà.
Su, coraggio, proviamo
a cominciare di nuovo,
festeggiamo il Carneval.
Allora vieni con noi ci divertirem,
con sabbia e col sole i cristalli farem,
con gocce di mare noi poi brinderem
per tutto quello che vuoi tu.
C’è nell’aria una festa
che scordare ci fa
tutta quanta la malinconia.
E la gente ha per noi
un sorriso più vero
che scoprire mi fa
e che ha bisogno di me.
Oh Viareggio sei grande,
sei la perla del mare;
oh Viareggio tu inventi l’amor.
Sei un sorriso, un incanto,
un fantastico incontro
fra il rimpianto ed un sogno
che avverarsi potrà.
Su, coraggio, proviamo
a cominciare di nuovo,
festeggiamo il Carneval.
Su, coraggio, proviamo
a cominciare di nuovo,
festeggiamo il Carneval!
Quando dal mare giunge il Carnevale
ognuno vuole, vuole goder.
Cantiamo insieme musica e parole,
contro ogni male vince il piacer!
Arriva Sua Maestà
e qui a Viareggio
si fermerà;
in piena libertà
il suo corteggio
folleggerà…
Dammi la mano
e corri insieme a me
le maschere son qui
e canteran con te
nel gaio baccanal,
sul magico vial,
poi grideranno
in tutta quanta la città:
“Evviva Sua Maestà
Re Carneval!”.
Bella bambina mia non esitare,
è questo il regno di voluttà;
fammi un sorriso e lasciati donare
baci e carezze in quantità…
Arriva Sua Maestà
e qui a Viareggio
si fermerà;
in piena libertà
il suo corteggio
folleggerà…
Dammi la mano
e corri insieme a me
le maschere son qui
e canteran con te
nel gaio baccanal,
sul magico vial,
poi grideranno
in tutta quanta la città:
“Evviva Sua Maestà
Re Carneval!”.
Dammi la mano
e corri insieme a me
le maschere son qui
e canteran con te
nel gaio baccanal,
sul magico vial,
poi grideranno
in tutta quanta la città:
“Evviva Sua Maestà
Re Carneval!”.
Sua Maestà Re Carneval!!!
Ma cosa succede stasera?
Di colpo si maschera il blu
Le nuvole ballan nel cielo
E noi in un rione quaggiù
Miracoli di Carnevale
Che solo Viareggio sa far
Se chiudi gli occhi un poco
E poi dopo li aprirai
Vedrai sul mare insieme rispecchiar
Maschere e nuvole
Che si rincorrono
Per riscaldar questa magia del Carneval
Nel dolce ridere chissà
Se la felicità
La provano per noi che siamo qua
Maschere e nuvole
Che ci salutano
E ci riportan quella prima gioventù
Che in fondo in fondo è solamente un Carneval
Ma poi si brama dopo
Quando se ne va
Ma cosa succede stasera?
Libeccio che viene dal nord
Un bacio lo sento sincero
La musica vibra di più
Miracoli di Carnevale
Che solo Viareggio sa far
Se chiudi l’occhio un poco
E poi dopo li aprirai
Vedrai sul mare insieme rispecchiar
Maschere e nuvole
Che si rincorrono
Per riscaldar questa magia del Carneval
Nel dolce ridere chissà
Se la felicità
La provano per noi che siamo qua
Maschere e nuvole
Che ci salutano
E ci riportan quella prima gioventù
Che in fondo in fondo è solamente un Carneval
Ma poi si brama dopo
Quando se ne va
Maschere e nuvole
Che ci salutano
E ci riportan quella prima gioventù
Che in fondo in fondo è solamente un Carneval
Ma poi si brama dopo
Quando se ne va
Ma poi si brama dopo
Quando se ne va!
Si veste di colori la giornata
Stelle filanti volano nel blu
La mano di una fata si è posata
Su questa spiaggia dove vivi tu
Vorrei poter rubare a questo mare
L’onda più bella e regalarla a te
Infrangerla sul molo d’ogni cuor
Magia divina regina dell’amor
Oh Carnevale
Con te si sveglia la città
Sul tuo viale
Sorride gente d’ogni età
Cos’è la vita
Senza una bocca da baciar?
Sogna con me
In questa favola
C’è un posto anche per te
Il sole sorge già e fa capolino
Tutto è sereno quando arrivi tu
Il trucco sopra il volto di un bambino
Rispecchia ancora la tua gioventù
Sfidando il tempo vai contro il destino
Risorgi ancora e vivi sempre più
Viareggio non ti chiedere perché
Tu sei la perla e lui sarà il tuo re
Oh Carnevale
Con te si sveglia la città
Sul tuo viale
Sorride gente d’ogni età
Cos’è la vita
Senza una bocca da baciar?
Sogna con me
In questa favola
C’è un posto anche per te
La Lai Lai La La
La Lai Lai La La La
La Lai Lai La La
La Lai Lai La La La
Cos’è la vita
Senza una bocca da baciar?
Sogna con me
In questa favola
C’è un posto anche per te
Sogna con me
In questa favola
c’è un posto anche per te!
Carnevale antico delle caramelle.
Carnival, amigo, vibra sulla pelle.
Carnevale, un canto e notti di scintille.
Carnival azzurro, samba, luna e stelle.
Una maschera sul viso,
forse un gioco di magia,
nel suo sorriso la nostra allegria.
Cerca il senso della vita
nei colori di un’idea,
ma è nella creta la sua fantasia.
È Carnevale, pagliaccio ridicolo
che tutti gli anni ripete il miracolo.
Come l’amore che nasce da un secolo
nella platea del più grande spettacolo.
Carnevale antico delle caramelle.
Carnival, amigo, vibra sulla pelle.
Carnevale, un canto e notti di scintille.
Carnival azzurro, samba, luna e stelle.
Sei creatura della mente,
stravagante simpatia,
di questa gente, di questa ironia.
Dentro agli occhi c’è il disegno,
nelle mani la regia
di un nuovo sogno, futura poesia.
È Carnevale, che dolce abitudine
per chi ha nell’anima vento e salsedine.
Oggi dimentica la solitudine,
e nel tuo cuore dai posto all’immagine.
Carnevale antico delle caramelle.
Carnival, amigo, vibra sulla pelle.
Carnevale, un canto e notti di scintille.
Carnival azzurro, samba, luna e stelle.
Tutto gira piano piano,
questa giostra è la città,
sul deltaplano c’è un’altra realtà.
Mentre il caldo s’avvicina,
la tristezza se ne va,
è un’altalena la mia verità.
È Carnevale, che voglia di ridere,
Viareggio svegliati dalla tua cenere.
Tutte le maschere tornano a vivere,
sorgi dal mare più bella di Venere.
Carnevale antico delle caramelle.
Carnival, amigo, vibra sulla pelle.
Carnevale, un canto e notti di scintille.
Carnival azzurro, samba, luna e stelle.
Carnevale antico delle caramelle.
Carnival, amigo, vibra sulla pelle.
Carnevale, un canto e notti di scintille.
Carnival azzurro, samba, luna e stelle.
È Carnevale, pagliaccio ridicolo
che tutti gli anni ripete il miracolo.
Come l’amore che nasce da un secolo
nella platea del più grande spettacolo.
Carnevale antico delle caramelle.
Carnival, amigo, vibra sulla pelle.
Carnevale, un canto e notti di scintille.
Carnival azzurro, samba, luna e stelle.
È Carnevale, che dolce abitudine
per chi ha nell’anima vento e salsedine.
Oggi dimentica la solitudine,
e nel tuo cuore dai posto all’immagine.
Carnevale antico delle caramelle.
Carnival, amigo, vibra sulla pelle.
Carnevale, un canto e notti di scintille.
Carnival azzurro, samba, luna e stelle.
È Carnevale, che voglia di ridere,
Viareggio svegliati dalla tua cenere.
Tutte le maschere tornano a vivere,
sorgi dal mare più bella di Venere.
Carnevale antico delle caramelle.
Carnival, amigo, vibra sulla pelle.
Carnevale, un canto e notti di scintille.
Carnival azzurro, samba, luna e stelle.
Carnevale antico delle caramelle.
Carnival, amigo, vibra sulla pelle.
Carnevale, un canto e notti di scintille.
Carnival azzurro, samba, luna e stelle.
Mi sembra tanto facile
un puzzle far coincidere
per quanto mi è impossibile
sorridere di più.
Su, lasciati coinvolgere,
son note fresche e libere
ma sono incatenato sempre più.
Desidero una maschera
per cancellar l’inutile
monotonia di vita fatti in là.
S’intrecciano le musiche,
le maschere fantastiche
mi dicono: “C’è posto anche per te!”
È Carnevale,
sapore della vita, è Carnevale.
Nel baccanale
ti liberi da ogni schiavitù.
È Carnevale,
che importa se la vita è una cambiale.
È naturale
che qui trionfi Amore e Gioventù.
E scoppio forte a ridere
perché mi sento libero
e scherzo, gioco e canto
ma la voce, dove l’ho?
Eppure dietro l’angolo
nel volo d’un coriandolo
ho ritrovato la felicità.
E ricomincio a credere
che il mondo con le maschere
potrebbe amar di più l’Umanità.
Non più supposte atomiche,
non più figure anemiche,
non più siringhe per l’eternità…
È Carnevale,
sapore della vita, è Carnevale.
Nel baccanale
ti liberi da ogni schiavitù.
È Carnevale,
che importa se la vita è una cambiale.
È naturale
che qui trionfi Amore e Gioventù. (X3)
Senti
questo canto che nasce dai monti e che va fino al molo,
l’armonia data al vento dal grido di rondini in volo,
mille suoni accompagnano i carri che sfilan sul viale,
due raggi di sole, due note di color.
Questa è musica,
questa è musica,
un concerto di mille orchestre che hai in fondo all’anima.
Lungo i viali si ferma il tempo
e riporta il vento sulla città
quel dolce canto al ritmo di tanti anni fa.
Questa musica viareggina
con il Libeccio vola perché
è la canzone che Burlamacco dedica a te.
Dalle onde del mar,
dal cielo più blu
ritorna quel caro vecchio di cent’anni o più.
Per te ruba un fior,
consola i tuoi guai,
ti porta il sorriso, non dimenticarlo mai.
Senti
la canzone d’amore che è scritta con poche parole,
quattro frasi narrate dal libro del suo Carnevale,
una pagina scritta alla meglio su carta ingiallita
racconta la vita di gente come te.
Questa è musica,
questa è musica,
un concerto di mille orchestre che hai in fondo all’anima.
Lungo i viali si ferma il tempo
e riporta il vento sulla città
quel dolce canto al ritmo di tanti anni fa.
Questa musica viareggina
con il Libeccio vola perché
è la canzone che Burlamacco dedica a te.
Dalle onde del mar,
dal cielo più blu
ritorna quel caro vecchio di cent’anni o più.
Per te ruba un fior,
consola i tuoi guai,
ti porta il sorriso, non dimenticarlo mai.
Senti
quando i botti diventano stelle filanti nel cielo,
è l’addio a Burlamacco che gridan le maschere in coro,
una lacrima, un bacio, un ricordo di questa città
“Ritorna un altr’anno, noi ti aspettiamo qua”.
Questa è musica,
questa è musica,
un concerto di mille orchestre che hai in fondo all’anima.
Lungo i viali si ferma il tempo
e riporta il vento sulla città
quel dolce canto al ritmo di tanti anni fa.
Questa musica viareggina
con il Libeccio vola perché
è la canzone che Burlamacco dedica a te.
Dalle onde del mar,
dal cielo più blu
ritorna quel caro vecchio di cent’anni o più.
Per te ruba un fior,
consola i tuoi guai,
ti porta il sorriso, non dimenticarlo mai.
Lungo i viali si ferma il tempo
e riporta il vento sulla città
quel dolce canto al ritmo di tanti anni fa.
Questa musica viareggina
con il Libeccio vola perché
è la canzone che Burlamacco dedica a te.
Questa musica viareggina
con il Libeccio vola perché
è la canzone che Burlamacco dedica a te!
Sulla spiaggia di ponente
e su quella di levante
s’è ammucchiata tanta gente
a scrutare l’orizzonte:
è in arrivo Burlamacco
che, ogni anno, a Carnevale
sul veliero vien dal mare
con il sole e con l’amor!
Sì, però, scende la sera
e senza ‘l sole
tira un freddo che ti ghiaccia
anche l’amore.
Di Burlamacco non s’è vista l’ombra,
la folla s’è ‘ncacchiata e ora sgombra.
“Fermi tutti!…c’è una barca!…
Forse ariva!…state boni!…”
Per il colmo della beffa
attraccava “Genoveffa”
ma era piena di ciortoni…
Il Burlamacco dov’è?!…
L’ha trovato Pippo Baudo
dalle parti delle Antille
che remava sopra un gozzo
sulla rotta delle anguille:
“Burlamacco dove va?
Ce lo dica alla TV!”
Il pagliaccio ha dichiarato così:
“Te lo devo di’?…
’Un ne posso più!”
E allora?
Vado nel Messico,
col mambo e col calypso
la muchacha del mio cuore stringo
per lo meno non mi fisso con il Superbingo.
Vado nel Messico,
mi compro un bel sombrero,
vado in cima alle piramidi Maya,
l’innocenza d’Andreotti m’è venuta a noia.
Lo sfrattato cerca casa:
una baracca, una roulotte?
Trova il sarto Valentino
che gli disegna le culotte.
Salvatore licenziato
si preoccupa così:
“Gioca meglio Maradona,
Rummenigghe o Platini?”
Vado nel Messico,
in Italia il Carnevale
dura troppo, dura tutto l’anno,
Burlamacco non è più una cosa originale.
Me lo spieghi che ci faccio
qui vestito da pagliaccio?
Se i pagliacci sono tutti
non c’è più soddisfazion.
Lo sfrattato cerca casa:
una baracca, una roulotte?
Trova il sarto Valentino
che gli disegna le culotte.
Salvatore licenziato
si preoccupa così:
“Gioca meglio Maradona,
Rummenigghe o Platini?”
Vado nel Messico,
in Italia il Carnevale
dura troppo, dura tutto l’anno,
Burlamacco non è più una cosa originale.
Me lo spieghi che ci faccio
qui vestito da pagliaccio?
Se i pagliacci sono tutti
non c’è più soddisfazion.
Vado nel Messico…
E ti giro il cotrion’!
Hasta la vista, señor!
Quando il creatore fece il mondo e l’aldilà
dopo il sesto giorno non sapendo cosa far,
guarda da lontano, c’è qualcosa che non va,
sembra l’universo, ma ci manca una città.
Era di domenica in un gesto di follia,
con un po’ di mare, amore e fantasia
fece quello che una volta si chiamava “Poesia”!
È Viareggio un’invenzione,
un momento di euforia,
un miraggio, un’emozione,
un’illogica allegria.
È una gioia irriverente
fatta solo di presente,
è una folla delirante,
è l’idea del Carneval.
Stare in riva al mare per vedere se anche Dio
sente la mancanza di un paese come il mio;
splendida finzione, sguardi ambigui di Pierrot,
un mondo di cartone, balli in maschera e falò.
Nesci e burbiglioni, infedeltà e malinconia,
senso dell’assurdo e illusoria nostalgia,
tutto quello che una volta si chiamava “Poesia”!
È Viareggio un’invenzione,
un momento di euforia,
un miraggio, un’emozione,
un’illogica allegria.
È una gioia irriverente
fatta solo di presente,
è una folla delirante,
è l’idea del Carneval.
Questa terra magica e renosa che è la mia…
Spazio, solitudine e antichissima ironia,
tutto quello che una volta si chiamava “Poesia”!
È Viareggio un’invenzione,
un momento di euforia,
un miraggio, un’emozione,
un’illogica allegria.
È una gioia irriverente
fatta solo di presente,
è una folla delirante,
è l’idea del Carneval.
È Viareggio un’invenzione,
un momento di euforia,
un miraggio, un’emozione,
un’illogica allegria.
È una gioia irriverente
fatta solo di presente,
è una folla delirante,
è l’idea del Carneval!
D’estate quando calienta il sol alla plaja
Mi butto con la muchacha sulla sdraia
Saranno belli sai
Occhiali, slip e zoccoli
Ma belli mi’ ballocciori
Sanno di Carneval
Ahi, ahi, ahi, ahi
Vai al Carneval
Ahi, ahi, ahi, ahi
Vai al Carneval
D’autunno le foglie cadino giù da’ platani
Ma gli occhi miei somiglino a de’ coriandoli
Ho in testa strane idee
Mentre son qui a pesca’ le cee
Che di notte sembrino
Stelle filanti spray
Ma ci pensi un baccanale tutto l’anno
Burlamacco con Ondina sul windsurf
Non lo vedi il tempo passa
Carnevale presto avanza
Che sia rosso oppure nero
Chiama il mondo per intero
E con tutti i suoi ragazzi scriverà
Con una stella su nel cielo “Carneval”
Viareggio più di Reagan, Platini o la Carrà
La noia e la tristezza scaccerà
In primavera crescon le margherite
“Mi ama o ‘un mi ama” un fiore ‘un te lo dice
Ma il mio pensiero va
A cacciucco, nicchi e vongole
Son meglio delle gondole
Che vanno pe’ i canal
Ahi, ahi, ahi, ahi
Vai al Carneval
Ahi, ahi, ahi, ahi
Vai al Carneval
D’inverno come mai mi sento elettrico
Non è il freddo e il vento eppure tu lo sai
Arriva il Carneval
Mi sento già di fori
Siam tutti più signori
Senza tasse e guai
Ma ci pensi un baccanale tutto l’anno
Burlamacco con Ondina sul windsurf
Non lo vedi il tempo passa
Carnevale presto avanza
Che sia rosso oppure nero
Chiama il mondo per intero
E con tutti i suoi ragazzi scriverà
Con una stella su nel cielo “Carneval”
Viareggio più di Reagan, Platini o la Carrà
La noia e la tristezza scaccerà
Vieni a guardare Carnevale,
questa bella Viareggio sfilerà per te.
Ma non dir niente, che questa gente,
siam tutti sotto il mascheron.
Così conciati, non conosciuti,
ci vogliam proprio divertir.
Nel mezzo della mischia,
quando tutti sono in pista,
passa un treno di persone già d’età.
E questo parapiglia già ci prende, ci scompiglia,
bamboretti, tra i vecchietti, che bailamme.
Osservo un po’ curioso,
questo insieme delizioso,
ecco appari sorridente proprio tu.
Ma che ci prende, che mai sarà,
questa sfrenata vivacità
che ci fa tutti come pagliacci in fila saltar?
Per una volta, non so perché
Scordiamo tutti i nostri cliché
E ci buttiamo nel calderone del Carneval!
Trallerallà, è Carnevale!
Tutta quanta Viareggio riderà con noi.
Bella biondona, bella morona
mostran la loro voluttà.
Sono dottore col professore
che ha perso ogni dignità.
Nel mezzo della mischia,
quando tutti sono in pista,
passa un treno di persone già d’età.
E questo parapiglia già ci prende, ci scompiglia,
bamboretti, tra i vecchietti, che bailamme.
Osservo un po’ curioso,
questo insieme delizioso,
ecco appari sorridente proprio tu.
Ma che ci prende, che mai sarà,
questa sfrenata vivacità
che ci fa tutti come pagliacci in fila saltar?
Per una volta, non so perché
Scordiamo tutti i nostri cliché
E ci buttiamo nel calderone del Carneval!
Osservo un po’ curioso,
questo insieme delizioso,
ecco appari sorridente proprio tu.
Ma che ci prende, che mai sarà,
questa sfrenata vivacità
che ci fa tutti come pagliacci in fila saltar?
Per una volta, non so perché
Scordiamo tutti i nostri cliché
E ci buttiamo nel calderone del Carneval!
Carneval!
Link utili
- L’albo d’oro delle canzoni del Carnevale di Viareggio è riportato in questa pagina.
- Per tornare alla pagina delle edizioni passate clicca qui!
- I testi dei Festival di Burlamacco li potete trovare in questa pagina.
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