Sarà presentata sabato 8 marzo alle ore 17:00 presso la Biblioteca Ragazzi (ingresso in via Mazzini) La favola blu, un personale tributo a Egisto Malfatti in occasione del centenario dalla sua nascita, scritto da Simone Dini Gandini con le illustrazioni di Gabriele Libero Balderi e la prefazione di Gionata Francesconi.
Non si tratta di una biografia, più o meno romanzata, di Malfatti, né di un lavoro filologico o storico o storiografico. “La favola blu” è un racconto per bambini; una favola, appunto, che prende spunto dall’opera e dalla vicenda personale di Egisto Malfatti, ma che si muove in modo autonomo.
Protagonista del racconto è un bambino, Egisto, che una mattina di libeccio salta la scuola per andare a giocare in pineta con un carapugnoro. Quando il carapugnoro vola portandosi via una sua scarpa, Egisto compie un viaggio per la città, durante il quale incontra numerosi personaggi legati all’opera di Malfatti e, più in generale, a Viareggio: il piccolo Egisto incontra le donnine dei Tigli e i pescatori; sente le voci di marinai innamorati; sul molo, parla con il busto di Viani e L’Attesa; in una passeggiata dal sapore western dialoga col Filosofo, con le vecchie signore al Gran Caffè Margherita e con Giacomo Puccini; chiede informazioni al busto di Shelley e persino alla statua di Sant’Antonio. Alla fine, sul campanile della chiesa di Sant’Antonio, Egisto riprende possesso della propria scarpa. Ma l’avventura non finisce qui. Chissà perché chissà per come, Egisto si ritrova attaccato al carapugnoro in volo e, insieme, andranno verso nuove avventure, nuovi incontri. Insomma, verso una favola blu.
Il racconto è inserito all’interno di una cornice, una sorta di teatro di burattini, in cui Masticabrodo e Biasciacicche “seminano” letteralmente la scena e fanno fiorire la città.
Uno degli aspetti più importanti che caratterizzano il racconto è il linguaggio. Sul modello della prosa (e della poesia) dello stesso Egisto Malfatti e di Lorenzo Viani, la sintassi e il vocabolario risentono fortemente del viareggino parlato. L’effetto che questa scelta stilistica crea è sicuramente una maggiore immedesimazione da parte del lettore e un legame ancora più stretto con il territorio.
Pubblico di riferimento di La favola blu è, inevitabilmente, quello dei bambini e dei più giovani. Un racconto del genere può avvicinarli alla figura di Egisto Malfatti ed essere uno spunto per approfondire la conoscenza del poeta e della storia della città.
Per questo La favola blu apre numerose possibilità di dialogo con il mondo delle scuole (elementari e medie in particolare) del territorio, oltre ad inserirsi di diritto nelle celebrazioni per il centenario di Malfatti.