Inaugurata oggi a Villa Argentina la Mostra che resterà aperta fino al 5 maggio
Da un lato l’elegia del movimento essenza del futurismo, dall’altro l’enigmatica staticità nel pensiero metafisico. Al centro l’affannosa, meticolosa e inquieta ricerca di innovazione che caratterizza i grandi movimenti artistici del Novecento, sempre protesi verso nuove espressioni di una sostanziale revisione del passato, tra forme e contenuti.
Il percorso della Mostra “Maschere Movimento Manifesti. Innovazioni di primo Novecento. Lucio Venna e Giorgio de Chirico”, inaugurata oggi (29 gennaio) ed ospitata fino al 5 maggio – grazie alla collaborazione con la Provincia di Lucca – a Villa Argentina a Viareggio, capolavoro liberty e modernista del primo Novecento impreziosito dalle eleganti ceramiche di Galileo Chini, è un omaggio a due artisti del “secolo breve”: Lucio Venna e Giorgio de Chirico.
Un dipanarsi tra futurismo e metafisica. Un approfondimento che passa attraverso la produzione di Venna per la cartellonistica del Carnevale di Viareggio degli anni Venti e Trenta ed un de Chirico, forse meno conosciuto, che si svela nel fascino enigmatico dei costumi da lui pensati e disegnati per l’opera “I Puritani” di Vincenzo Bellini, per il Maggio Musicale Fiorentino, nel 1933. L’incontro tra avanguardie del Novecento oggi è il contesto del Carnevale di Viareggio.
Lucio Venna vince i Concorsi indetti dal Comitato Carnevale nel 1926 e nel 1928 e partecipa anche a quello del 1927. Sono numerosi e interessanti gli studi e i bozzetti che l’artista elabora in quegli anni e che sono in gran parte riuniti nella collezione dell’Archivio Storico del Museo del Carnevale, in Cittadella, ed esposti in questa Mostra, dopo un attento lavoro di restauro.
Per raccontare il pensiero artistico di Giorgio de Chirico il percorso espositivo si concentra sui dettagli dei costumi per l’allestimento de “I Puritani” di Bellini che l’artista ha curato nel 1933 per il Maggio Musicale Fiorentino. Grazie alla collaborazione con la Fondazione Cerratelli sono in mostra alcuni tra i più bei costumi di quella produzione che fece scalpore per essere troppo innovativa rispetto alla tradizione. L’esposizione in questa Mostra a Viareggio è arricchita dai bozzetti dei costumi e delle scenografie conservate all’Archivio Storico del Maggio Musicale Fiorentino, riproposti in ingrandimenti immersivi. Il progetto di allestimento è curato dall’architetto Paolo Riani.
La mostra a Villa Argentina – ad ingresso libero – è aperta fino a domenica 5 maggio con i seguenti orari: nel mese di febbraio martedì e venerdì: 09:30-13:00 e 14:30-17:30, mercoledì e giovedì: 09:30-13:00, sabato: 09:30-13:00 e 15:00-18:00, domenica 15:00-18:00 (lunedì chiuso). Da marzo fino a chiusura della mostra martedì e venerdì: 09:30-13:00 e 14:30-17:30, mercoledì e giovedì: 09:30-13:00, sabato: 09:30-13:00. Domenica 5 maggio 15:00-18:00 (lunedì chiuso).