Si è aperta alle 08:00 questa mattina, al Palazzetto dello Sport di Viareggio, la camera ardente in cui sono esposti i feretri di 15 delle 22 persone morte in seguito al disastro ferroviario di una settimana fa.
Le 15 bare sono allineate davanti alla bandiera italiana e sormontate da un grande crocifisso. Sulla gradinata del Palasport è stato issato il Gonfalone della città di Viareggio listato a lutto e picchettato da due vigili in alta uniforme.
Le due bare bianche dei piccoli Lorenzo e Luca Piagentini, 2 e 5 anni, sono ai lati del feretro della loro mamma, Stefana Maccioni. Numerose le persone che arrivano al Palasport nonostante la pioggia incessante.
I feretri delle due vittime straniere sono stati avvolti dalle loro bandiere d’origine: per Olivia Magdalena Cruz il vessillo ecuadoregno e per Ana Habic quello romeno.
Da La Stampa:
Mazzi di fiori, disegni di bambini, poesie, messaggi, peluche. Si sta arricchendo di tributi l’altare che spontaneamente i cittadini e i turisti di Viareggio hanno composto in un giardinetto a poche decine di metri da via Ponchielli dove il gpl fuoriuscito dalla cisterna in transito nella stazione ha spazzato via case e ucciso persone.
L’aiuola con gli alberi e le siepi bruciacchiate è diventata meta di pellegrinaggio degli amici delle vittime, di cittadini ma anche dei volontari che quella notte hanno lavorato senza tregua per ore scavando anche a mani nude tra le macerie. All’altro capo della strada che interseca via Ponchielli – l’area e’ ancora transennata e sotto sequestro – ci sono il varco e la postazione di vigili del fuoco e forze dell’ordine che accompagnano gli sfollati a recuperare le loro cose negli appartamenti dichiarati inagibili.
Domani alle 11:00, allo Stadio dei Pini di Viareggio, i funerali di Stato alla presenza del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano; sono attese 30mila persone
Le bandiere di tutti gli edifici pubblici nazionali saranno esposte a mezz’asta.