Stasera, venerdì 31 Luglio 2009, ore 21:15, presso il parco-giardino della Chiesa di S. Antonio in Viareggio, “A voi che nei vortici del mare furente – La tragedia di Golfo Aranci del 9 gennaio 1896”. Una “storia d’archivio” di Riccardo Mazzoni, rievocazione della più grave tragedia della marineria viareggina attraverso rare cronache dell’epoca tra narrazione, musica e canto.
Voce narrante: Riccardo Mazzoni
Voce recitante: Rebecca Palagi
Canta: Samanta Barontini
Accompagnamento musicale: Adriano Barghetti
Era inevitabile che le “Storie d’archivio” si confrontassero con la più grave tragedia della marineria viareggina: il naufragio della tartana “Fenice”, del cutter “Ifigenia” e della bilancella “Ida” nella tremenda notte di tempesta del 9 gennaio 1896 che provocò la morte di 18 marinai concittadini. Sulla base di rari e interessantissimi documenti d’epoca, tra i quali spiccano le cronache del giornale “La Burlamacca”, alcune firmate da Enrico Sisco – con due straordinarie interviste ai capitani marittimi Francesco Vassalle, unico sopravvissuto della “Fenice”, e Amerigo Bertacca, scampato miracolosamente al naufragio con tutto l’equipaggio, che verranno lette integralmente insieme ad altra documentazione originale da Rebecca Palagi – è stato possibile ricostruire minuziosamente le modalità e le atmosfere attraverso le quali il popolo di Viareggio conobbe e visse i tragici avvenimenti che per oltre un mese tennero col fiato sospeso e gettarono nella più cupa disperazione l’intera comunità.
Sarà anche un’occasione per raccontare brevemente alcuni aspetti della Viareggio a cavallo tra Ottocento e Novecento, soprattutto il mondo degli spettacoli e degli intrattenimenti, con la valenza che la musica e il canto assumevano sia nella cultura popolare che in quella aristocratica o borghese. Con una rarità: la gustosa e ironica canzone “Alba chiara” che Icilio Sadun scrisse sui versi di Enrico Pea nel 1917, interpretata insieme ad altri pezzi musicali (canti popolari e romanze d’epoca) dalla magica voce di Samanta Barontini accompagnata al piano da Adriano Barghetti.
E sulle note di un altrettanto rara marcetta di Icilio Sadun, anch’essa del 1917, Mazzoni declamerà il “Manifesto per una città lirica”: scopo ultimo delle storie d’archivio è infatti quello di riattivare, attraverso gli archetipi dell’oralità (lettura, recitazione, narrazione, musica e canto), segrete corrispondenze poetiche e medianiche con la memoria e l’immaginario affettivo della città.
L’iniziativa rientra nella rassegna di incontri e spettacoli “Terra di Viareggio” promossa dall’Archivio Storico della Parrocchia di S. Antonio. Ingresso libero.