È disponibile da poco più di un mese “Burlanews”, periodico di informazione ufficiale della Fondazione Carnevale di Viareggio. Burlanews è distribuito gratuitamente e si può anche scaricare in formato pdf dall’omonimo sito. Burlanews esce ogni 15 giorni.
Ad oggi sono usciti tre numeri e dal numero 3 del 18 dicembre 2010, estraiamo l’editoriale di Massimo Mazzolini, responsabile editoriale della rivista:
Viareggio è una città davvero strana. Può succedere di tutto, anche che la “Libecciata” diventi un motivo di disturbo per il Carnevale. Può la banda che porta un nome storico, amata da tutti i viareggini e che deve la sua fama internazionale al Carnevale di Viareggio, mettere in crisi il prossimo baccanale?
È una bestemmia che deve far arrossire tutti gli attori di questa assurda vicenda e l’intera città . Il Carnevale e tutte le sue componenti, quindi banda musicale compresa, fanno parte della storia cittadina e nessuno, a modo di vedere della stragrande maggioranza dei cittadini, può vantarne la proprietà. Chi è il padrone della “Libecciata”? Per noi, al massimo, può esserlo Burlamacco e se qualcuno è di parere contrario, ci dimostri come può essere proprietario della storia, della cultura e della viaregginità.
È di questi giorni la notizia che la signora Patrizia Lippi, che per anni si è impegnata lodevolmente nella gestione del “Carnevaldarsena”, conduce una battaglia legale perché le vengano riconosciuti i suoi diritti. A causa di ciò si è aperto un contenzioso tra la Fondazione Carnevale e l’ex Presidente del baccanale darsenotto, dove quest’ultima, chiede al tribunale un pignoramento forzoso di 399 mila euro sul bilancio del prossimo Carnevale.
Qualora il giudice riconoscesse valida la richiesta della signora, la Fondazione si troverebbe in gravi difficoltà di bilancio, al punto di vedere “seriamente compromessa”, come ha ribadito il Presidente Santini, l’edizione 2011 del baccanale viareggino.
Non vogliamo sapere chi ha ragione o chi ha torto. Ci spiace constatare che, ancora una volta, il buon senso e l’interesse della città vengano calpestati dall’arroganza e dagli interessi di bottega. Non c’è nobiltà, secondo noi, nel mettere a rischio una manifestazione così importante per la città e per l’economia versiliese. L’orgoglio personale e le contese di palazzo non fanno parte del Carnevale, che è di tutti e che non ha né interessi personali, né partiti.
Signori, fate tutti un passo indietro, ve lo ordina la città, ve lo ordina il Carnevale, ve lo impone la nostra cultura, se lo augura il buon senso e se non ne siete capaci, per favore cambiate residenza perché Viareggio non vi vuole.