«Una finalissima fantastica. Per i contenuti tecnici e agonistici che hanno espresso i giocatori della Juventus, ma anche quelli della Sampdoria. Grande pubblico, come da anni non si vedeva allo stadio di Viareggio. Ad un certo punto abbiamo dovuto smettere di vendere biglietti per questioni di sicurezza.
Siamo soddisfatti a 360 gradi. C’è stato un grande spettacolo. Una finale senza tatticismi e con la sola voglia di vincere da parte dei ragazzi in campo. Questo è il vero spirito del calcio, quello che piace alla gente. Siamo contenti di aver contribuito, grazie alla massiccia presenza della Rai, a regalare momenti di bel calcio giovanile in molte case degli italiani.
Trenta ore di calcio in televisione, nessun torneo giovanile al mondo ha una tale copertura di immagini televisive e intorno a noi sta crescendo l’interesse anche oltre confine. Abbiamo contatti per cedere i diritti televisivi all’estero. Dopo 61 anni questo torneo prende nuove strade, cambia rotta».
La nuova formula e le novità apportate al programma del torneo hanno dato ottime risposte: «Ci siamo ringiovaniti decisamente ed il responso è stato positivo. Abbiamo cambiato abito e siamo pronti a proseguire su questa rotta anche in futuro. Dobbiamo stare al passo coi tempi e lo faremo con grande determinazione».
La Viareggio Cup potrebbe programmare selezioni pre-torneo in Sudamerica: «È in fase di programmazione anche questa ipotesi. Potremmo andare in trasferta in Colombia, per esempio: verrebbe fatto un torneo di selezione col nostro marchio e quattro squadre sudamericane parteciperebbero poi alla Viareggio Cup. C’è molta carne sul fuoco».
Il Milan vi ha mandato una lettera di congratulazioni per l’organizzazione nel suo complesso: «È stata molto gradita perché viene da uno dei più grandi club al mondo. Per noi è un orgoglio avere certi attestati di stima».
Il sito della Viareggio Cup ha avuto incredibili picchi di contatti: «È il nostro mezzo di comunicazione, il nostro giornale, ricco di idee e di informazioni sul torneo. Dentro ora c’è pure la Wi Group, con le sue immagini dei gol di ogni partita. Una chicca da vedere. Dall’Australia agli Stati Uniti hanno potuto ammirare le imprese dei nostri talenti. Un grande veicolo promozionale, una bella novità anche questa».
Come il 1° Golden Boy? «Marilungo della Sampdoria è il primo talento del torneo premiato attraverso una giuria di giornalisti accreditati e sotto l’egida del CGC. Lo premierò personalmente alla Domenica Sportiva. Ha battuto Daud della Juventus, un altro ragazzo che farà tanta strada. È stato il capocannoniere con otto reti e l’ultima, nella finale, è stata bellissima. Ma abbiamo visto anche un grande portiere nel blucerchiato Fiorillo: potrebbe diventare il nuovo Buffon».
Il bilancio economico? «Prima di trarre conclusioni attendiamo che la città ci dia le risposte che aspettiamo ancora. Il CGC porta un grande contributo al turismo locale, nel giorno della finalissima la città era intasata di tifosi. Noi siamo solo dei volontari e quello che facciamo scaturisce dai sacrifici dei soci del CGC. Non abbiamo scopi di lucro, badiamo al sociale fuori dal torneo. Meritiamo più attenzione dall’amministrazione locale…».