Cristiano Fubiani e Daniele Toscano sono sommersi dagli abbracci e dai complimenti di tutti al termine della finale del Festival di Burlamacco, e soprattutto da quelli degli altri concorrenti. Ed emerge un particolare che svela proprio Fubiani. «Per me la vittoria ha un sapore particolare – dice il fresco vincitore -: primo perché non sono di Viareggio, ma di Querceta, e secondo perché ho sostituito all’ultimo tuffo Andrea Caruso, che era l’altro cantante destinato a far coppia con Toscano. Per il resto non so che dire, sapevamo che la canzone c’era, ma proprio a vincere non ci pensavo». Sulla stessa lunghezza d’onda Daniele Toscano: «Grande gioia, c’erano altri brani che potevano farcela, non ci credo ancora. Oltre che per noi sono contento per gli autori (Domenici e Passaglia, ndr) per la dedizione e la passione che ci mettono». Un segreto? «Forse il testo, molto carnevalesco e molto ‘carnevalaro’. Evidentemente è stata una delle armi vincenti».
Ma il più emozionato e incredulo è senz’altro Luca Del Carlo, piazzatosi al secondo posto: «Non ci credo ancora – dice visibilmente emozionato – Per me era già un sogno esserci, pensavo di piazzarmi verso metà classifica. Sono un debuttante al Festival, devo ancora realizzare di essere arrivato secondo».
Nel tripudio finale, non è facile strappare le impressioni agli autori del brano vincitore, Andrea Passaglia e Massimo Domenici, che bissano il successo del 2007. «Dato il livellamento in alto della qualità delle canzoni, la vittoria ha un sapore ancora più dolce – dice Domenici – Il testo è molto particolare, speravamo che i viareggini apprezzassero le citazioni dei personaggi che ci sono contenute, ed è andata bene». La cosa più bella di questo Festival? «Il clima dietro le quinte: non ci sono rivali, ma tutti amici. E questa è una cosa che volevo sottolineare».
Andrea Passaglia è in sintonia con Domenici. «Bella soddisfazione. Volevamo ricalcare lo spirito dei viareggini carnevalari e ci siamo riusciti. Spero soltanto una cosa: che proprio i viareggini dimostrino ancora più amore verso il Carnevale, ingrediente indispensabile per la nostra città e per le sue manifestazioni».
Articolo pubblicato da IL TIRRENO lunedì, 18 gennaio 2010.