Torna in edicola “Viareggio in Maschera” la rivista del Carnevale di Viareggio, edita dalla Fondazione Carnevale. Edizione speciale per celebrare i cento anni del magazine, che dal 1921 fissa su carta ogni edizione dei Corsi Mascherati.
Da cento anni è la testimonianza più completa del Carnevale di Viareggio. Nelle sue pagine ha raccolto storie, personaggi, aneddoti, foto. Ha documentato ogni edizione dei Corsi Mascherati, immortalando tutte le opere che hanno sfilato nelle categorie di concorso. La rivista fu ideata e fondata nel 1921 da Giuseppe Giannini e da allora accompagna ogni Carnevale.
Numerosi i contributi che arricchiscono la pubblicazione. Federico Monechi ha firmato il ricordo dell’artista Franco Malfatti, Simone Dinelli invece ha ripercorso la figura di Renato Galli, di cui è ricorso quest’anno il centenario della nascita. Adolfo Lippi ha invece raccontato la storia dell’inno del Carnevale di Sadun e Maffei composto nel 1921. Con l’architetto Francesco Tomassi, sono narrate le emozioni del giorno del trasferimento dei carri dai vecchi hangar del Marco Polo alla Cittadella, che oggi si arricchisce del nuovo Archivio Storico e degli spazi museali.
Il valore culturale, storico e artistico del Carnevale di Viareggio è illustrato nei testi di Maurizio Vanni, museologo, Simonetta Pattuglia professoressa di Marketing, Comunicazione e Media all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Enrico Marchi psichiatra e psicoterapeuta, presidente dell’Associazione Lucchese Arte e Psicologia e Claudio Spinelli, professore ordinario all’Università di Pisa.
Omaggio a Egisto Olivi con il contributo di Adriano Barghetti. Sergio Staino ha firmato un editoriale. In copertina Burlamacco sulla spiaggia di Viareggio, da un inedito bozzetto di Uberto Bonetti.
Particolari i racconti fotografici. Andrea Vierucci ha posato per la prima volta il suo obiettivo sulla Cittadella durante i mesi della costruzione delle opere allegoriche, mentre Christian Sinibaldi ha immortalato il primo Corso Mascherato cogliendone le suggestioni, nella luce settembrina. La fotocronaca è affidata a Paolo Mazzei e al suo staff, oltre che al Gruppo fotografico versiliese.