Sembra ormai chiara la dinamica dell’incidente ferroviario di Viareggio. Secondo la ricostruzione più accreditata, subito dopo aver attraversato la Stazione di Viareggio, all’altezza della passerella pedonale davanti al Dopolavoro Ferroviario, si è verificato un cedimento strutturale (rottura dell’asse del carrello) del vagone-cisterna posto immediatamente dietro la motrice. Questa rottura ha comportato lo svio del vagone-cisterna che si è trascinato dietro altri quattro vagoni-cisterna.
Lo svio ha provocato la rottura della prima cisterna con conseguente fuoruscita del GPL (Gas di Petrolio Liquefatto). A contatto con l’aria, il GPL si è vaporizzato in forma di una nebbiolina gassosa che si è sparsa per la zona, penetrando anche nelle case e che poi (a seguito probabilmente di una scintilla) si è incendiata in forma generalizzata (cioè tutta la nebbiolina si è incendiata contemporaneamente).