Oggi è stata presentata alla stampa (e anche a noi) la mostra di Arnaldo Galli “l’Arte in Giardino“, aperta al pubblico da oggi tutti i giorni, “finché dura la bella stagione” dalle ore 17.00 alle ore 21.00. La mostra è allestita nel giardino di casa dell’artista in Via Don Tazzoli 28, che accoglierà carnevalari, amanti dell’arte e semplici curiosi nello spazio creativo della propria abitazione, dove potrete immergervi nelle sorprendenti opere piene della poetica e critica che hanno accompagnato la carriera dell’artista.
In un giardino incantato, così fuori e così dentro la sua Viareggio sono sparse le opere di una vita, assieme a tante cose del quotidiano dell’artista e della sua famiglia.
Usiamo le parole di Andrea Mazzi che lo intervistò in questo luogo, oggi aperto al pubblico, per descrivere il magico spazio in cui è allestita la mostra:
La sua casa è una graziosa villetta che condivide con la moglie, volutamente rustica, elegantemente rifinita in pietra. C’è il giardinetto sul davanti, e sul retro. E dietro la casa, nascosto dalla strada, ma aperto alla luce, c’è anche un gazebo a vetri dove in estate si mette a dipingere alla ricerca dell’illuminazione migliore. E proprio ricercando quel raggio salutare e ispiratore in questi gironi si è messo a “traslocare” il suo studio da un salotto all’altro di casa, al pian terreno. Dimenticavamo: c’è anche l’orto. Realizzato non a terra, ma “miracolosamente” ricavato su piccole costruzioni in muratura, tipo terrazze, che pongono verdure di stagione ad altezza di braccia; “un metodo ingegnoso che ho inventato io per non dovermi piegare”, spiega.
In casa, appese alle pareti e sparse sui tavoli ci sono centinaia di fotografie. Ci sono gli scatti dei suoi carri, delle fasi di lavorazione, le visite dei personaggi famosi agli hangar. E poi appesi ad ogni centimetro delle pareti una infinità di schizzi, disegni, acquerelli, pitture a olio, quadri bellissimi. Sì, perchè Galli, oltre ad essere un grande costruttore di carri (dall’alto dei suoi venti primi premi), è anche un apprezzato pittore che ha vinto premi in molte mostre in tutta Italia.
Arnaldo Galli, insieme a Silvano Avanzini, ha realizzato alla costruzione di materiali di scena in film di Federico Fellini come Casanova e Boccaccio ’70, costruendo un’Anita Ekberg di misure enormi. Dal 2010 Arnaldo ha scelto di non realizzare più giganti di cartapesta, ma di dedicarsi alla pittura, riprendendo la passione da sempre coltivata e che aveva dovuto tenere in secondo ordine, nonostante l’interesse sempre suscitato dalle sue opere pittoriche, non mancando di contribuire ancora alla realizzazione del carnevale con idee, consigli ed attenzione per le giovani leve che si avvicinano al mondo della cartapesta.