Il cuore del Carnevale di Viareggio batte anche in Africa. Nel villaggio rurale di Anticuane, nel nord del Mozambico, un nuovo pozzo porta il nome di Burlamacco, la maschera di Viareggio. E non poteva essere “battezzato” in altro modo, visto che a far realizzare l’opera ci hanno pensato i viaregginissimi Luca Biagini e Barbara Capecchi, uniti nella vita anche dall’amore per il Carnevale e per l’Africa.
Grandi amici e sostenitori dell’associazione onlus Cesvitem Luca e Barbara da anni hanno scelto l’Africa come meta delle loro vacanze e ogni anno riescono in vere e proprie imprese solidali. L’ultima è stata il pozzo Burlamacco, inaugurato a novembre.
“L’Africa per noi è un po’ come una seconda casa – spiegano emozionati e soddisfatti per la riuscita del progetto Luca Biagini e Barbara Capecchi – ci ha preso il cuore e ogni anno organizziamo un viaggio, cercando di portare aiuti concreti ai villaggi presso cui andiamo e al Cesvitem. La prima volta che andammo in quel continente fu nel 1998 e da allora siamo stati contagiati dal famoso mal d’Africa”.
Ogni viaggio è come centrare un obiettivo per loro. La prima volta che tornarono in Mozambico portarono una valigia piena di vestiti e del denaro, frutto di donazioni di parenti e amici, poi fecero realizzare una dimora a tre fratelli rimasti orfani di entrambi i genitori. Negli anni hanno contribuito all’acquisto di materiale per le scuole, di venti biciclette, di oltre duecento paia di scarpe e di un microscopio per il laboratorio di analisi dell’ospedale di Marere. Visite mai a mani vuote, dunque, perché al contatto sul campo si affianca, durante il resto dell’anno, un entusiastico lavoro di sensibilizzazione in Italia, con cene, mercatini e altre attività di raccolta fondi in cui Luca e Barbara coinvolgono sempre la loro simpatica “Ghenga”, la numerosa combriccola dei loro amici.
Adesso, grazie all’intermediazione dell’associazione Watana, partner storico del Cesvitem nel nord del Mozambico, sono gli abitanti di Anticuane, uno dei villaggi indicati dalle autorità locali come più bisognosi di un intervento in ambito idrico, ad avere un pozzo a disposizione, chiamato Burlamacco, grazie al coinvolgimento della Fondazione Carnevale di Viareggio. L’intervento, che rientra nel più ampio Progetto Pozzi Watana, porta benefici a oltre 1.700 persone, alleviando tra l’altro la pressione sugli altri pozzi esistenti in zona, dove quotidianamente si formano interminabili file per attingere l’acqua.