(Viareggio, 20 novembre 1976 – Careggi, 18 agosto 2023)
Daniele Biagini è stato il Carnevale di Viareggio: semplicemente questo. Un Maestro di straordinaria bravura, un orecchio incredibile accostato ad una sensibilità musicale declinata in mille canali. Cultore della musica jazz e grandissimo conoscitore del cantautorato italiano – su tutti l’amato Claudio Baglioni -, ha preso in mano la musica di Carnevale in un delicato momento di transizione rendendola unica, riconoscibile, perfettamente al centro di una grande zona franca tra modernità e tradizione. Non è stato soltanto uno dei più grandi autori e interpreti dell’età contemporanea del Carnevale ma il suo impegno si è racchiuso anche nell’instancabile arrangiamento di centinaia di canzoni carnevalesche per più di venticinque anni.
Grazie al padre – postino nella vita ma tecnico del suono per passione – Daniele entra in contatto fin da giovanissimo con tutto il brulicante mondo teatrale e musicale viareggino, trovando subito terreno fertile. Si pensi che ancora bambino conosce di persona l’altrettanto giovane Emilio Tieri (pianista destinato ad enorme fortuna in televisione ed al cinema), grazie al quale comprende che la musica sarà la sua strada e il pianoforte il suo strumento.
A soli dieci anni presenta lo spartito di una canzone al geniale direttore d’orchestra Anselmo Pulga che, scorgendone subito il precoce talento, decide di prenderlo sottobraccio ed istruirlo sull’arte della composizione e dell’arrangiamento.
Passano solo tre anni e il ragazzo si esibisce per la prima volta come pianista in un noto albergo a Lido di Camaiore: è qui che inizia a comprendere la bellezza del concerto live. Ancora una manciata di anni e lo ritroviamo a girare l’Italia e l’Europa (in particolare i paesi nordici come la Finlandia) in veste di pianista e fisarmonicista del gruppo di liscio capitanato da Luciano Nelli. Le navi da crociera diventano per un periodo il palcoscenico prediletto.
L’amore incondizionato per la sua città lo riporta presto a Viareggio, dove decide di approfondire il linguaggio Midi e le tecniche digitali di arrangiamento per poi tuffarsi nel cantautorato. Sono gli ultimi anni del vecchio millennio quando Daniele entra in contatto con il mondo del Carnevale e della canzonetta vernacolare lasciandosi rapire dal connubio fra melodia e coriandoli. I primi autori con i quali collabora sono Mario Bindi, Giovanni Madonna e Roberta Bartali e le prime canzoni a cui mette fisicamente mano si intitolano Burlarap, Storia di Viareggio (secondo premio 2001), Febbre di Carnevale e Come in un sogno (rispettivamente terza e seconda classificata al Festival della Canzone Ufficiale 2002).
Arriva il 2005 e con esso la possibilità di cimentarsi in proprio con un brano inedito per il rione Migliarina. Nasce così Viareggio un sogno, canzone spigliata ma distante dal “marcettismo” imperante nel Carnevale. La collaborazione con il Festival dei Rioni si rafforza quando pochi anni dopo gli viene affidato l’arrangiamento, il mixage e il mastering degli album ufficiali. Fra i brani ideati in questo periodo si ricorda la stralunata Si salvi chi può (2006), quasi un teatro-canzone alla cui composizione prendono parte Lorenzo Biagini, Mario Bindi, Igor Pardini e il direttore artistico Giampiero Alloisio e la più classica La nostra città (2007); nelle stesse settimane si reca negli studi di ReteVersilia per interpretare insieme ad Adriano Barghetti Le minonne al Carnevale all’interno del programma TV “Meno sette” di Francesco Venuto e Renzo Pieraccini.
Nel frattempo, tra tanto pianobar nei locali più in vista di Viareggio, Daniele svolge il proprio lavoro nel sociale e conosce il collega Marco Biancolini – membro del giovane Movimento dei Carnevalari – che lo invita a presentare un brano per il Festival di Burlamacco 2008. Passano pochi mesi ed eccolo esibirsi con quella che diventerà una delle canzoni più amate di sempre: Viareggio ballerà. Un vero e proprio inno alla domenica di Carnevale di un viareggino che si sveglia e saluta la vita fra coriandoli e aria di festa. Una melodia veloce, arguta e brillante, un attacco semplice ma orecchiabile nato da un’idea folgorante e un ritornello arioso regalano al Festival una delle sue canzoni più rappresentative e a Biagini la vittoria all’esordio assoluto.
Da quel momento Daniele diventa il punto di riferimento per quasi ogni canzone di Carnevale, dai Festival canori al teatro, passando per la televisione: è infatti suo il jingle d’apertura dei programmi di ReteVersilia così come la splendida cover in chiave carnevalesca di Meraviglioso di Domenico Modugno.
Negli stessi anni entra in contatto con lo scrittore e autore Enrico Botta che lo coinvolge nella stesura della colonna sonora di ben tre musical che girano l’Italia: “Alice nel paese delle meraviglie” (2009), “Biancaneve” (2011) ed “Adamo ed Eva” (2017). Il Maestro interpreta a suo modo i vari temi attraverso composizioni ben calate all’interno delle atmosfere ogni volta richieste, spesso impreziosite dalla penna e dalla voce di Lorenzo Biagini. Si intensifica in questo periodo la collaborazione con molti cantanti e personaggi dello spettacolo di spessore nazionale e il suo nome viene annunciato all’interno dei più prestigiosi teatri italiani fra cui l’Ariston di Sanremo.
Ogni anno non fa mancare il proprio apporto al Festival di Burlamacco per il quale scrive e canta le pregevoli È Carneval! (un omaggio dichiarato agli anni Ottanta targato 2009), E viva il nostro re (2010) e Prendi in braccio l’allegria (2011), a cui partecipa l’allora interprete ufficiale di Burlamacco Paolo Bonanni. Prende parte anche alla stesura di Da ogni lacrima un coriandolo (2010) di Simone Simonini per la voce di Maela Chiappini e di Viareggio unica (terzo premio 2011),intonata da Lorenzo Biagini e Andrea De Nisco. In occasione del quarantesimo compleanno del CarnevalDarsena è Daniele a realizzarne la colonna sonora insieme a Mario Bindi ed Egisto Olivi: Darsena sei anche mia.
Il calendario scorre veloce e arriva il Carnevale 2012, probabilmente il momento più felice della vita professionale di Daniele Biagini. Oltre alla cascata di canzoni arrangiate per i due Festival e le colonne sonore dei carri, in poche ore dalla scadenza del bando spunta l’idea di un brano da presentare in proprio al Festival di Burlamacco. Canta è letteralmente un condensato felice e armonioso di tutti gli elementi migliori della miscela carnevalesca, fra cui un cantato brillante, una melodia che promana gioia da ogni poro e un testo estremamente dettagliato e ricco di giochi di parole (che non a caso vince il premio Pierino Ghilarducci). La canzone conquista al primo ascolto e la giuria presieduta da Massimo D’Alessandro non può che assegnarle la vittoria. La gloria non finisce qui: in base ad una formula sperimentata dalla Fondazione Carnevale soltanto in quell’occasione, la canzone vincitrice del Festival di Burlamacco viene fatta “duellare” al Politeama con il primo premio del Festival dei Rioni per proclamare all’unanimità l’inno ufficiale. Il ballottaggio popolare vede stravincere Canta ai danni della pur sempre meravigliosa Fotografia di Lorenzo Biagini e Andrea De Nisco (arrangiata peraltro da Daniele!) diventando così l’applauditissima canzone simbolo del Carnevale di Viareggio 2012. Biagini fa l’en plain: la sua calda voce incornicia un brano dallo straripante successo e in quelle settimane Viareggio si identifica in Daniele Biagini e Daniele Biagini diventa Viareggio.
In quello stesso anno si “maschera” da Vincent Price (autore dell’inquietante risata di chiusura della canzone Thriller di Micheal Jackson) per impreziosire la soundtrack del carro “Ibernati” di Luciano Tomei. Nel dicembre 2012 nasce la maschera del rione Campo D’Aviazione Capitan Pinuglioro e il nuovo comitato incarica il cantante di incidere l’inno del quartiere nonché la colonna sonora della rispettiva carretta: sui viali a mare durante il febbraio 2013 risuona l’emozionante Musica sarà, canzone preceduta da un omaggio a Che grande idea di Gualtiero Lami.
Intanto torna il Festival di Burlamacco ma il titolo di campionissimo è difficile da difendere. Nel 2013 Daniele cede lo scettro ad un nuovo brano ufficiale – inciso nel suo studio a cui comunque è lui a dare forma – mentre deve accontentarsi di una bella esibizione per Volami nel cuore. Partecipazione al Festival anche con L’essenza del Carnevale, composta a quattro mani con Renzo Pieraccini per l’ugola di Davide De Nisco. In tema colonne sonore, Biagini dà voce a Le nozze coi fichi secchi per il satirico carro di Massimo Breschi insieme ad Andrea Paci mentre è coinvolto nella stesura di Potere in maschera dei fratelli Bonetti insieme a Lorenzo Biagini, Andrea De Nisco e Massimo Domenici. Identica squadra alle prese con il brano Mami per Jacopo Allegrucci,intonato dalla dirompente Elena Allegri. In prossimità delle festività 2013, viene chiamato a curare buona parte degli arrangiamenti dell’album nato a scopo benefico “Natale in musica for Africa”, nel quale trova spazio anche un suo toccante inedito dal titolo Buon Natale.
Festival di Burlamacco 2014 a ruoli invertiti: Biagini è solo l’interprete di Batte il cuore, splendida poesia firmata Massimo Domenici. Irrompe anche il cabaret quando lo speaker del Carnevale Daniele Maffei lo coinvolge come co-conduttore dello show settimanale “Il Carnevale siamo noi” dedicato ai costruttori della Cittadella, per il quale il pianista realizza e canta la sigla ufficiale. Luca Bertozzi, giovane promessa della cartapesta all’epoca impegnato fra le mascherate di gruppo, inizia ad affidare a Daniele Biagini l’intera gestione della musica delle sue opere a partire dal 2014 con la rap Se ci credi…auguri! fino al 2018 (e oltre) con Generation try per il carro “Satisfaction”.
Trascorre senza esibizioni personali il primo anno del Festival di Burlamacco al teatro Politeama se escludiamo il fantastico medley dedicato alle canzoni vincitrici degli anni passati. Daniele è comunque in gara insieme a Simone Simonini con Il Carnevale è insieme a te (premio Tony Filippini per la miglior interpretazione a Maria Maddalena Adorni). Annata ricca di collaborazioni, a partire da Manuel Santini con il quale realizza la delicata Immagine, e ben tre canzoni per le costruzioni: Quello che non vorrei vedere (cantata in coppia con la giovanissima Melissa Morandini per testi di Simone Remedi e musica di Mario Bindi), Padiglione Italia (firmata con Simonini e Domenici) e Oro bianco (insieme al duo Biagini-De Nisco). Non pago dell’impegno carnascialesco, Daniele inizia a mettere mano ad un album estremamente personale – “Il mio mondo” – da cui estrae il meraviglioso e intenso singolo Ad occhi chiusi.
Il Maestro torna sul palco in occasione del decennale del Festival di Burlamacco (2016) con Bella, ancora una volta una sentita ode alla città del Carnevale alla cui coreografia contribuisce l’artista Livia Guidotti, compagna del cantante. Sempre in coppia con Simone Simonini arriva il secondo brano interpretato da Maria Maddalena Adorni dal titolo Viareggio non sei un miraggio, ancora una volta vincitore del Tony Filippini. Vittoria dell’ambito premio Icilio Sadun e Roberta Bartali dedicato alla miglior colonna sonora originale abbinata alle costruzioni per La gabbia, impetuoso brano ideato per l’omonimo carro dei Bonetti. In gara per il riconoscimento anche con Il volto del potere, interessante sperimentazione progettata a otto mani insieme ad Andrea Paci, Matteo Cima e Lorenzo Biagini per il carro “Bilderberg” di Roberto Vannucci. Sempre sui viali a mare, Daniele confeziona per Massimo Breschi una canzone dal taglio leggero e spensierato, ideale per il carro “52 sfumature di Carnevale”.
Nel 2017 calca il palco del Politeama al fianco della cristallina voce di Maddalena Adorni con Fidati di una favola, una canzone dal sapore quasi cinematografico che conta fra le sue fila anche il paroliere Daniele Paolinelli. Il dream team non riesce ad imporsi ma la canzone viene premiata per la miglior interpretazione con l’ormai abbonato Filippini. Il Nostro è in gara senza cantare con Una semplice canzone, composta per le corde vocali di Valentina Lottini, stessa interprete della soundtrack del carro “Il pianeta X” di Franco Malfatti. Ancora un successo: L’utopista è la canzone vincitrice del Sadun-Bartali grazie ad un testo spigliato (opera di Simonini) e una melodia dilettevole, incorniciata dal solito timbro profondo di Daniele: il brano è la colonna sonora della mascherata “Salerno Via-Reggio Calabria” di Luca Bertozzi. Nuova collaborazione con l’eclettico Manuel Santini per l’apprezzabile Una maschera (2017), contenuta nel disco “Sangria”.
Giunge il Festival 2018, per il quale Biagini presenta la canzone Basterà semplicemente amare te ma sceglie quasi all’ultimo di ritirarsi come segnale di mancata approvazione per l’esclusione dalla finale di Inizia il Carnevale, brano da lui composto e fatto interpretare dal giovanissimo figlio Matteo. Una mossa che però non scalfisce minimamente il rapporto d’amicizia con gli altri autori del Festival o con i Carnevalari. In quello stesso anno è artefice di due meravigliose e impegnative colonne sonore, una per Roberto Vannucci (Prigioniero è), debitrice nel titolo e in alcuni passaggi del Canto libero di Lucio Battisti e interpretata da Valentina Lottini, e l’altra battezzata La mafia è un’invenzione per Edoardo Ceragioli in cui si sviscerano nel testo di Simone Remedi tutti i crimini perpetuati da Cosa Nostra.
Nuovo anno, copione simile ma stavolta torna la presenza sul palcoscenico più importante. È terzo al Festival di Burlamacco 2019 con la classicheggiante Viareggio tu sei melodia, una marcetta sullo stile degli anni Venti in cui viene sperimentato un linguaggio più aulico rispetto alla contemporaneità e per questo premiata con il Ghilarducci per il miglior testo. In quella medesima edizione è alle prese con Daniele Chicca, voce di Non cambi mai, brano che sintetizza e riunisce i principali filoni melodici della storia del Carnevale. Prosegue vulcanica la parallela carriera di Daniele come “fabbrica” vivente di inediti per i carri: Pretty whale per Roberto Vannucci (voce di Lottini e testi in inglese di Marco Celli e dello stesso Daniele per la musica di Gianmarco Madonna, Giovanni Madonna e Carlo Vanoni) e L’importante è arrivare uno per Edoardo Ceragioli insieme a Simone Remedi.
Il 2020 rappresenta l’ultima conquista come interprete del premio Sadun-Bartali grazie a Mare amaro, altra canzone densa di significato ideata con Remedi per il carro “L’amaro italiano” di Ceragioli. Sempre fra la cartapesta, Biagini realizza con i Madonna e Marco Celli la spiritosa Beata ignoranza per l’opera di Vannucci (voce della confermatissima Valentina Lottini).
Intanto fuori Carnevale, Daniele firma la sua unica canzone in tema calcistico: Sangue azzurro. Il testo in dialetto napoletano composto dallo scrittore e poeta “o professò” Giuseppe Verriotto arricchisce un brano nato per un concorso volto a decretare il nuovo inno del Napoli Calcio in vista della stagione 2020/21.
Lo vediamo imbracciare nuovamente un microfono durante la prima edizione di Canzonissima dei Rioni (2021) intonando Sogno, brillante composizione scritta a quattro mani con Giovanni Madonna e duettata con Valentina Lottini per il rione Vecchia Viareggio. Sul versante Festival, è invece in gara con Manuel Santini che presenta Ogni giorno è Carnevale. Altra vittoria del Sadun-Bartali con Vita (sempre per il carro di Vannucci), interpretata da Lottini e realizzata insieme ai Madonna e a Celli. Mano anche alla colonna sonora di “Sotto sotto”, costruzione d’esordio di Luca Bertozzi per la quale viene creato un inedito trio fra Biagini, Andrea Paci e il cantante Andrea Toscani (ricostituito l’annata successiva per il carro “La festa dei folli”).
È in concorso al Festival di Burlamacco 2022 per la voce di Santini con lo spassoso brano Odissea carnevalesca – in cui è evidente il debito dell’autore nei confronti della musica jazz – mentre a Canzonissima arriva ad un passo dal successo con Tu sei il Carnevale, canzone del rione Migliarina che si classifica seconda. La voce di Daniele torna ad allietare i viali a mare con la colonna sonora di “Manipulation” di Vannucci (cantata con Valentina Lottini per testi e musica di Madonna e Celli), in cui il Maestro si diverte a riprendere in mano l’amata fisarmonica per un assolo di grande pregio.
Sono anni forieri di un ritorno deciso sulle scene live, dapprima solo al piano con il cantante Lorenzo Ghiselli e poco dopo come accompagnamento della band “Anguille cee” (fra le cui fila conta Massimo Domenici e Francesco Bertuccelli).
Il teatro Jenco lo riaccoglie nel gennaio 2023, in occasione della doppia serata del diciassettesimo Festival di Burlamacco con Solo amore, canzone densa di ispirazione che racconta la bellezza della creazione artistica. Il testo è un lascito di straordinaria potenza capace di segnare la via per tutti coloro che vogliano approcciarsi alla musica di Carnevale. Pur non classificandosi, Solo amore rimane una delle migliori proposte di quella storica edizione, nonché la canzone più completa fra tutte quelle da lui realizzate (per ammissione dello stesso autore). Il cantante è in gara anche con un altro brano – Una grande favola -, realizzato con Alessandro Turri per le voci di Daniele Chicca e Daniele Toscano ma l’esito del verdetto è simile. Sui viali a mare Biagini è in lizza per il premio Sadun con Sogno nuovo per il carro di Bonetti, Io sono nessuno per il “solito” Vannucci e La perla del Tirreno, elemento sonoro del carro di Fabrizio e Valentina Galli “Pianeta Terra 2.0”.
L’incredibile avventura del Maestro Daniele Biagini termina qui. Tante idee nel cassetto e una sala d’incisione dalla favolosa storia – l’ormai mitologico DB Studio – capaci di riconsegnarci il ritratto di una figura poliedrica, sensibile, riservata ma estremamente socievole, profondo amante e conoscitore del Carnevale fino ad inventarne un genere “vecchio ma nuovo” da noi volutamente battezzato neomarcettismo, parola che, speriamo, possa riassumere l’enorme lavoro artistico fatto in oltre vent’anni da Daniele Biagini.
–a cura di Tommaso Lucchesi