Un bell’articolo di Francesco Borraccini sul Tirreno ricorda la parte “carnevalara” di Nilo Pellegrinetti, in arte Nilo’s.
La morte di Nilo Pellegrinetti è un altro triste addio per il mondo dello spettacolo carnevalesco, meglio conosciuto come il “Pianeta Canzonetta”. Erano proprio le Canzonette la grossa passione di Nilo. Fin dagli anni 60, è stato vicino ai vari personaggi che si sono alternati sul palcoscenico del Politeama, ma la vera consacrazione è stata con gli Amici della Canzonetta di Enrico Casani, che lo ha visto per molti anni nel ruolo di produttore.
Nilo era, innanzitutto, un amico di tutti. Sempre presente, era molto meticoloso nel suo “lavoro”, che curava dalla prima all’ultima prova. Ha trasmesso la passione al figlio Massimo, anch’egli pedina insostituibile per tanti anni a fianco di Casani, Martinelli, Lenci e tutti gli altri. Dall’inizio degli anni 80, non ha più fatto parte dell’organizzazione delle Canzonette, ma non è mai stato chiaro il motivo. Come la storia di questi spettacoli racconta, sono stati molti i “matrimoni” e i “divorzi”, molti difficili da capire, e il suo è stato uno di questi.
Quando nel 2003 nacque l’idea di rispolverare le migliori Canzonette di Enrico Casani, e vide la luce così l’iniziativa benefica a favore della Croce Verde e fu creata la Compagnia Banda di Matti, una delle prime persone ad esserne messa al corrente fu proprio Nilo Pellegrinetti. Da immaginare la reazione: scese perfino qualche lacrima di commozione dai suoi occhi, un po’ per l’idea, ma soprattutto per averlo in un certo senso coinvolto nella cosa. E così fu presente alle prove dell’allora “Extraviareggino” e si raccomandò che i primi biglietti per la prima serata fossero i suoi. Al termine, nei camerini del Teatro Jenco fu un abbraccio collettivo a tutta la Compagnia, e una grossa spinta a continuare nell’iniziativa.
Per altri tre anni la Banda di Matti ha rivisitato le Canzonette di Casani e per altrettante volte Nilo era lì, in prima fila. Spesso la Compagnia si è rivolta a lui nella ricerca di materiale e suggerimenti per gli spettacoli, e lui si è sempre prestato in maniera molto attiva, offrendosi per qualsiasi bisogno. Questo era Nilo Pellegrinetti “canzonettaro”, non lontano peraltro dal Nilo uomo. E per questo va la riconoscenza di tutto l’ambiente del Carnevale, che si unisce al dolore di Massimo e di tutta la famiglia alla quale va un abbraccio forte, e in particolare da chi scrive, legato alla famiglia Pellegrinetti da un affetto speciale, nato da serate e serate passate in allegria e serenità.